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30/01/2021
«Bosnia, l'Europa ponga fine alla vergogna»
«L'Europa cerchi una strada comune anche nell'accoglienza, come sta
cercando di fare nella lotta al Covid, perché quello che sta
accadendo in Bosnia, alle porte dell'Unione, è uno sfregio ai
diritti umani e un peso sulle nostre coscienze di uomini e
cittadini». Susanna Pellegrini esprime così il dolore e l'allarme
della Cgil regionale per le condizioni inumane degli immigrati fermi
nei campi profughi allestiti nei pressi del confine con la Croazia.
Pellegrini chiede a
tutta la comunità civile italiana e regionale, «e in primis alle
forze politiche democratiche», di «non rendersi complici, con un
atteggiamento fatto di silenzio e immobilismo, di politiche di morte,
promuovendo iniziative umanitarie e una pressione volta a porre fine
ai respingimenti, per sbloccare una situazione sempre più grave e
inaccettabile, tanto più nei giorni in cui l'Europa e il mondo
intero celebrano la memoria di altri campi, che segnarono la pagina
più tragica e speriamo irripetibile della nostra storia».