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15/12/2020
«Finanziaria Fvg, sulla sanità nessun cambio di passo»
«L’incremento
della spesa sanitaria previsto dalla Finanziaria regionale 2021, che a
quanto ci risulta è di 16 milioni, non rappresenta il segnale di quel
cambio di passo che sarebbe necessario per affrontare e tentare di
risolvere le criticità emerse nella gestione dell’emergenza Covid».
Questo, secondo il segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta,
uno dei principali limiti di una legge di Bilancio che è approdata in
Consiglio con il «peccato originale di un confronto frettoloso e poco
approfondito con le parti sociali».
ASSUNZIONI
E NON SOLO. Se da un lato comprende l’esigenza di un’approvazione in
tempi rapidi della norma, il segretario della Cgil sostiene che «sarebbe
stata necessaria una maggiore apertura al contributo delle
rappresentanze economiche e sociali». I limiti degli interventi sulla
sanità, secondo il segretario, nascono anche da questa mancanza di
confronto: «Non soltanto non vediamo garanzie sulle necessità
contingenti, legate alle carenze messe a nudo dall’emergenza in corso,
ma neppure traccia di investimenti su quegli obiettivi che costituiscono
l’asse portante dell’ultima riforma sanitaria e la strada maestra per
ridurre la pressione sul sistema ospedaliero: il rafforzamento dei
servizi territoriali e dei dipartimenti di prevenzione, l’incremento
dei medici di base, gli investimenti in servizi innovativi come la
telemedicina, il potenziamento dell’assistenza domiciliare come
alternativa alle case di riposo».
DEBITO
SOLO PER INVESTIMENTI STRATEGICI. Come già manifestato alla Giunta in
occasione del vertice della scorsa settimana, «di fatto l’unica
occasione di confronto con le parti sociali», la Cgil «condivide la
scelta di ricorrere alla leva del debito a sostegno della spesa per
investimenti». Bene anche l’incremento a 354 milioni della dotazione
progressiva del piano di rilancio, «a patto però che questo sappia
interfacciarsi con il ricorso al Recovery Plan e che vengano definite
linee e criteri d’intervento capaci di indirizzare gli investimenti su
settori strategici e di sostenere chi investe in buona occupazione, come
è stato sottolineato sia nei confronti del presidente Fedriga sia
nell’ambito del tavolo sulla nuova legge SviluppoImpresa». Da qui,
rimarca Pezzetta, «la necessità che investimenti e progetti non vengano
calati dall’alto o, peggio, finiscano per tradursi in una miriade di
finanziamenti a pioggia. Ecco perché la Cgil sollecita la costituzione
di «una cabina di regia con istituzioni, parti sociali e rappresentanze
del mondo economico». Sottolineata, infine, l’esigenza di «accelerare i
tempi di opere già cantierabili come quelle dei Comuni, a partire da
quelle per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, anche con
interventi ad hoc che consentano di sostenere la capacità di spesa degli
enti locali, messa a dura prova dagli effetti della pandemia».